
Visioni
Il percorso artistico di Kusama inizia durante l’infanzia a Matsumoto, in Giappone, quando inizia ad avere allucinazioni visive che descrive come “luci lampeggianti e campi pieni di punti”. Spaventose ma illuminanti, queste visioni diventano la base della sua ossessione per la ripetizione e l’infinito. Cresciuta in una famiglia conservatrice che non appoggiava la sua vocazione artistica, Kusama decide di seguire comunque la sua strada. Tra il 1948 e il 1949 studia Nihonga, una tecnica tradizionale giapponese, alla Kyoto Municipal School of Arts and Crafts.
Nel 1957 si trasferisce a New York, dove entra in contatto con la scena artistica degli anni ‘60. I suoi primi lavori, come i celebri Infinity Nets, sono caratterizzati da motivi ripetuti e ipnotici, spesso realizzati come risposta al suo disagio interiore. Kusama descrive la creazione di queste opere come una forma di terapia.
La zucca
Uno dei motivi più iconici dell’universo di Kusama è la zucca. Affascinata fin da bambina dalle forme e dai colori naturali delle zucche, spesso legate all’attività agricola della sua famiglia, Kusama le trasforma in simboli ricorrenti. Opere come Pumpkin (White) mostrano zucche coperte da pois, simbolo di resilienza, semplicità e ciclicità della vita.
Infinito e identità
Al centro della filosofia artistica di Kusama c’è il concetto di autoannullamento: l’idea che l’individuo possa dissolversi nell’universo tramite l’arte. Questo si realizza in modo potente nelle sue Infinity Mirror Rooms, dove le superfici specchiate creano spazi che sembrano infiniti, offrendo un’esperienza disorientante e trasformativa.
Anche i motivi ricorrenti, come i pois e le reti, rappresentano questo concetto: ogni punto è parte di un tutto; l’atto di coprire interamente uno spazio diventa un gesto di fusione con il cosmo e di superamento dell’ego.
Salute mentale e arte come cura
Nonostante la fama, Kusama ha sempre convissuto con disturbi mentali. Nel 1973 torna in Giappone e si ricovera volontariamente in un ospedale psichiatrico a Tokyo, dove vive tuttora. Il suo studio si trova nelle vicinanze, ed è lì che continua a produrre arte ogni giorno.
Per Kusama, l’arte è un mezzo di sopravvivenza. Le sue opere sono insieme espressione personale e strumento di guarigione. La sua onestà nell’affrontare tematiche legate alla fragilità mentale l’ha resa un’icona di forza creativa e coraggio.
Influenza globale
L’impatto di Kusama va oltre il mondo dell’arte: le sue collaborazioni con brand come Louis Vuitton, Marc Jacobs e Supreme hanno portato i suoi motivi iconici nella moda, nel design e nella cultura pop. La collaborazione con Louis Vuitton del 2023 ha unito arte e lusso con una nuova collezione ricca di pois e colori.
Vivi Kusama al Moco Museum Barcelona
Al Moco Museum Barcelona, l’arte di Kusama trasforma lo spazio in un viaggio immersivo. Le sue opere ci invitano a perderci nei pattern, nei riflessi e nei colori, a dimenticare l’io e sentirci parte dell’infinito.








RecensionI
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Lunedì – Domenica: 10:00 – 20:00
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Durata della Visita
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Carrer de Montcada 25, Ciutat Vella, 08003 Barcellona, Spagna. Ottieni indicazioni qui.
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Le audioguide sono disponibili per l’acquisto online tramite il ticketshop del Moco Museum o all’ingresso a Barcellona.