Parete della galleria con opere testuali audaci di Robbie Williams, tra cui “You’re fucking amazing”, al Moco Museum Barcelona.

Robbie Williams a Barcellona

Artista Contemporaneo | Icona Britannica | Sensibilizzare sulla Salute Mentale Attraverso l’Arte

Confessions of a Crowded Mind

La mostra di Robbie Williams al Moco Museum di Barcellona ci invita a entrare nella mente di una delle star del pop britannico più iconiche. Conosciuto per la sua carriera musicale di successo e la sua carismatica presenza sul palco, Robbie Williams si serve ora dell’arte visiva per esprimere le proprie lotte e i suoi trionfi personali. La sua seconda esposizione con il Moco Museum, Confessions of a Crowded Mind (Confessioni di una mente caotica), è un’esplorazione introspettiva e coraggiosa dei dialoghi interiori che alimentano l’ansia che tutti proviamo davanti al mondo, e un invito a guardare dentro noi stessi.

Visitatore osserva l’installazione “HELLO I am Robbie Williams” al Moco Museum Barcelona
Robbie Williams, HELLO I am
Robbie Williams a Barcellona

All’inizio degli anni ’90, il nome di Robbie Williams divenne familiare in tutte le case del Regno Unito come membro della boy band Take That. In seguito, Williams intraprese una carriera da solista che lo avrebbe presto consacrato come uno degli artisti pop di maggior successo del suo paese. Brani come Angels, Feel o Let Me Entertain You lo resero un’icona globale della musica.

Questa mostra esclusiva al Moco Museum di Barcellona rappresenta l’attesissima continuazione della sua prima esposizione personale, Pride and Self-Prejudice (Orgoglio e pregiudizio di sé), presentata ad Amsterdam.

Salute mentale e nascita di un nuovo artista

Nonostante il successo, la carriera di Williams è stata segnata da un’intensa lotta personale, che lo ha portato più volte in centri di riabilitazione. Il suo percorso artistico iniziò nel 2006, quando scoprì nell’arte una forma terapeutica per elaborare emozioni complesse e ritrovare la pace interiore. In seguito, l’artista britannico David Hockney gli regalò un iPad per incoraggiarlo a sperimentare con l’arte digitale: un gesto decisivo, che per Williams divenne una vera e propria ancora di salvezza e, infine, una nuova vocazione.

Da Amsterdam a Barcellona: il viaggio continua

Dopo il successo della sua mostra d’esordio, Pride and Self-Prejudice, Williams ci rivela ora un nuovo lato personale con Confessions of a Crowded Mind.

La mostra, co-curata insieme al team del Moco Museum, presenta nuove opere che si addentrano nel caos intrinseco della mente umana: dai dialoghi interiori alla pressione del trovarsi sotto i riflettori, fino alla ricerca dell’autoaccettazione.​

Confessions of a Crowded Mind: linguaggio visivo e spirito lirico si incontrano

L’arte di Williams è caratterizzata da uno stile vibrante e viscerale. Frasi scritte a mano, immagini tratte dalla cultura pop, stratificazioni di colore ispirate ad artisti della street art come Banksy: tutto si fonde mantenendo il tono intimo e personale tipico di un autore di canzoni.

L’uso del testo riflette le origini musicali di Williams e trasforma le tele in vere e proprie confessioni.​

Punti salienti della mostra: un connubio di umorismo e onestĂ 

Life Is One Long Awkward Moment (La vita è un lungo momento imbarazzante) (2024), una delle opere di punta della mostra, riflette l’autoironia di Robbie. La frase che dà il titolo all’opera, scritta con tratti spontanei sulla tela, evoca le ansie sociali che tutti condividiamo.

You’re Fing Amazing* (Sei fottmente straordinario*) (2023) usa il colore e l’affermazione per sollevare lo spirito di chi osserva, cercando di incoraggiarlo a riconoscere la propria unicità. L’opera è un esempio perfetto di come Williams ci invita ad abbracciare le nostre imperfezioni.

Mostra Crowded Mind: tra satira e sinceritĂ 

Me Tip-Toeing Around Your Ever-Changing Moods (Io che cammino in punta di piedi attorno ai tuoi stati d’animo mutevoli) (2023) è un autoritratto ironico che raffigura Williams con scarpette da ballo, un’allusione alla fragilità emotiva e alle dinamiche relazionali.

Bi-Polar Bear (Orso bipolare) (2023), infine, aggiunge un tocco di umorismo a un tema delicato, offrendo uno sguardo simbolico sulla salute mentale, l’identità e l’atto di gestire le emozioni attraverso la creatività.

Il processo creativo dietro i dipinti

Robbie Williams descrive la propria arte come uno specchio dei suoi pensieri. Il processo di creazione con l’iPad e la successiva trasposizione su tela diventano per lui una vera pratica meditativa, che gli consente di fare pace con il frastuono interiore.

“Non ho perso la testa – era mia, da regalare”, ha detto una volta Williams, una frase che risuona lungo tutta la mostra Confessions of a Crowded Mind.

La confessione come autoritratto psicologico

Le opere di Williams funzionano come autoritratti psicologici, che non si limitano a rivelare il suo mondo interiore, ma anche la paura, la risata, le contraddizioni — verità universali che fanno parte dell’essere umano.

Confessions of a Crowded Mind fa dell’introspezione un’esperienza condivisa.​

Moco, Barcellona e Robbie Williams: un fenomeno espressivo, emotivo e indimenticabile

Questa mostra non è pensata solo per i fan di lunga data di Williams. È rivolta a tutte le persone interessate all’intersezione tra salute mentale e creatività, e al potere trasformativo dell’espressione artistica.

Il Moco Museum di Barcellona: il contesto ideale

Con il suo impegno per l’arte contemporanea e per le voci che sfidano le convenzioni, il Moco Museum di Barcellona offre lo spazio perfetto per la nuova collezione di Williams.​

Visita la mostra al Moco Museum

Puoi già acquistare i tuoi biglietti per Confessions of a Crowded Mind al Moco Museum di Barcellona. Vieni a scoprire come l’arte può diventare uno strumento di cura, introspezione e liberazione personale attraverso lo sguardo di un’icona globale.

Vista laterale della scultura in bronzo “Women Aflame” di Salvador Dalí al Moco Museum Barcelona Scultura nera contemporanea di Robin Kid a.k.a THE KID. Visitatori osservano le opere di Banksy in una galleria del Moco Museum Barcelona Opera immersiva a forma di diamante viola di Studio Irma. Opere pop art colorate di Robbie Williams al Moco Museum Barcelona.

RecensionI

  • 4.3 uit 5 sterren
    Valutato 4,3/5
    Oltre 6M di Visitatori
  • 5 uit 5 sterren
    S.
    È una piccola collezione ben curata con i grandi nomi dell’arte contemporanea e alcune mostre di artisti emergenti. Sono rimasta affascinata dalle opere e mi è piaciuto molto il modo in cui il museo ti accompagna da un’esperienza all’altra. Anche lo staff è stato fantastico e molto disponibile. Assolutamente da non perdere per chi ama l’arte contemporanea!
  • 5 uit 5 sterren
    Naledi H.
    Ho adorato il museo! Le opere esposte erano straordinarie! Così piene di ispirazione, è stata un’esperienza indimenticabile. L’arte trasmetteva una tale energia che avrei voluto restare lì per sempre.
  • 5 uit 5 sterren
    Eva G.
    Eccellente museo di arte contemporanea. Si trova in un antico palazzo. Mi sono piaciute soprattutto le opere di arte digitale e le installazioni immersive.contemporary art.

Organizza la tua Visita – Informazioni Utili

  • Orari di Apertura

    Lunedì – Domenica: 10:00 – 20:00

  • Durata della Visita

    Circa 90 minuti.

  • Dove siamo

    Carrer de Montcada 25, Ciutat Vella, 08003 Barcellona, Spagna. Ottieni indicazioni qui.

  • Contatti

    Hai domande? Clicca qui per chattare con noi. Siamo disponibili dal lunedĂŹ al venerdĂŹ, dalle 10:00 alle 16:00.

  • Audio tour

    Le audioguide sono disponibili per l’acquisto online tramite il ticketshop del Moco Museum o all’ingresso a Barcellona.

Recensioni Media

  • CondĂŠ Nast Traveler
    Il Moco Museum di Barcellona è una festa: di colori, di stili, di superamento dei confini artistici. Soprattutto, di gioia.
  • The New Barcelona Post
    Un museo di successo internazionale arriva a Barcellona: il Moco Museum.
  • TripAdvisor
    Il museo è ben strutturato e organizzato, le opere sono interessanti e, sicuramente, offre una nota diversa rispetto ai soliti Gaudí e Picasso, ecc.

“Non ho perso la testa – era mia, da regalare”

Robbie Williams

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